I DIRITTI
NON HANNO COLORE!

Il Parlamento sta discutendo, in questi giorni, il disegno di legge sull'immigrazione scritto e firmato da Umberto Bossi e Gianfranco Fini.

Il testo è aberrante, xenofobo e razzista: nega i diritti degli immigrati, ma in realtà minaccia i diritti di tutti.

Destini ed esistenze dei lavoratori immigrati saranno messi totalmente nelle mani dei datori di lavoro attraverso il capestro dei contratti di soggiorno. Saranno ostacolati l'ingresso legale e l'inserimento regolare, aumentando così certamente precarietà e clandestinità, riducendo così le loro già scarse garanzie sociali e giuridiche.

Sarà ristretto il diritto a ricongiungersi con i propri familiari, si raddoppierà il periodo di detenzione nei centri di permanenza temporanea, si permetterà alle questure di gestire le deportazioni. Un disegno di legge che promulgherà di fatto l'abolizione del diritto d'asilo sancito dalla Costituzione, ovvero il dovere di dare soccorso e rifugio a chi fugge da guerre e persecuzioni.

Il governo che scrive questa legge è lo stesso che partecipa entusiasta alle guerre militari ed economiche che producono sempre maggiore miseria e disperazione nelle popolazioni di tutti i sud del mondo, che causano in quei territori distruzione ambientale e sfruttamento, tutte cause primarie delle migrazioni.

Tutte le coscienze democratiche sono invitate a mobilitarsi e a scendere in piazza, perché la società che ha in testa questo governo colpisce sempre i più deboli, i meno garantiti, di qualunque colore abbiano la pelle, di qualunque credo sia la loro fede religiosa.

Permettere il licenziamento senza giusta causa, devastare la scuola pubblica a tutto vantaggio di quella privata, favorire in ogni modo i più ricchi contro i più poveri, sono tutte facce della stessa medaglia. Così anche questo disegno di legge contro il quale ci batteremo in ogni modo, nella società come in Parlamento.

Ancora una volta, un altro mondo è non solo possibile, ma necessario.